Età evolutiva

La consultazione psicologica e neuropsicologica

È un percorso di accoglienza, valutazione e diagnosi che coinvolge il bambino o il ragazzo e i suoi genitori. Permette di indagare le diverse aree dello sviluppo: la motricità, lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo affettivo relazionale e la comunicazione verbale. Fornisce gli elementi necessari per la valutazione e la certificazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

 

La psicoterapia con il bambino

Mira  a rispondere al disagio psichico del bambino, che può esprimersi attraverso vari sintomi o disturbi relazionali, emotivi o comportamentali. Si avvale anche del gioco e del disegno per facilitare la creazione di uno spazio comunicativo che il bambino può utilizzare per elaborare le sue difficoltà. I genitori vengono coinvolti nel lavoro per sostenere il processo di cambiamento.

 

La psicoterapia con l’adolescente

Mira a favorire la progressiva assunzione delle responsabilità necessarie per entrare nella vita adulta. Spesso l’intervento si risolve in una psicoterapia breve, che rappresenta per l’adolescente un’utile esperienza di riflessione su di sé. In alcune situazioni possono costituirsi dei gruppi terapeutici.

 

La psicomotricità individuale

Mira a favorire lo sviluppo e l’integrazione mente/corpo del bambino in età prescolare, attraverso attività motorie, ludiche ed espressive corporee. Prevede sedute a frequenza settimanale con il bambino ed incontri periodici con i genitori.

La psicoterapia genitori-neonato

All’interno del progetto Primo Incontro uno psicoterapeuta esperto nella psicologia del primo sviluppo incontra genitori e bambino in un ambiente confortevole per riflettere insieme sulla loro relazione e sul loro vissuto. Attraverso il gioco e le parole, tutti vengono aiutati a comprendere i sentimenti reciproci e ad esplorare diverse modalità di relazione e comunicazione.

 

Il sostegno alla funzione genitoriale

Offre un aiuto ai genitori che stanno attraversando un momento di difficoltà nell’accompagnare la crescita dei figli. Permette di differenziare l’esordio di un disturbo psicopatologico da una “normale” crisi evolutiva.